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Archivio > Rassegna Stampa
LATINA OGGI 31/12/2011, pag.33
LENOLA Raccolta dell’umido, il servizio
TORNA, l’11 gennaio, la raccolta differenziata per l'umido a Lenola. Il servizio era stato sospeso cinque mesi fa quando il comune collinare non ha potuto più servirsi del centro di raccolta di Pontinia, chiuso in piena estate. Adesso il sindaco Gianbattista De Filippis ha sottoscritto la convenzione con una discarica di Aprilia dove conferire l'umido che, fino al 10 gennaio verrà raccolto insieme all'indifferenziato. Prosegue, invece, la normale raccolta specificatamente monodifferenziata per carta, plastica, materiale ferroso e vetro, servizio che a Lenola -comune cronologicamente pilota nell'esperienza della suddivisione dei rifiuti, ritirati con il sistema del porta a porta- viene svolto dal comune e coordinato dall'ufficio tecnico, con risultati che ne hanno premiato la riconosciuta competenza. Un altro problema che si presenta, adesso, all'amministrazione, è la sostituzione del comandante della Municipale, alla luce del pensionamento, dal 1° febbraio, del ten. Giampaolo Lauretti.
LATINA OGGI 30/12/2011, pag.31
LENOLA Poste chiuse, i disagi
DA un paio di giorni l’ufficio postale di Lenola non svolge regolarmente tutti i suoi servizi. Mentre, infatti, la consegna della posta continua ad avvenire in modo pressoché regolare, lo stesso non avviene per quanto riguarda l’apertura e quindi il funzionamento degli sportelli per gli utenti. La denuncia arriva proprio da questi ultimi, che si dichiarano stufi di dover subire disagi su disagi da Poste Italiane. La saracinesca - raccontano - è abbassata. E nessuno sembra essere in grado di fornire una risposta agli utenti. Alla chiusura temporanea dell’ufficio postale di Lenola, si aggiungono altri disagi dovuti alla carenza di spazi nell’ufficio stesso, alla carenza di personale e alle scomodità sopportate ogni volta dai clienti.
LATINA OGGI 27/12/2011, pag.31
Solo il Comune di Lenola ha avviato la stabilizzazione dei lavoratori
Lsu, nessuna proroga
A fine anno scadono i termini per ottenere la buonuscita
LSU, un destino segnato. Sabato scadono i termini per presentare la domanda di fuoriuscita contrattuale da parte dai lavoratori socialmente utili part time. E la Regione accetterà solo quelle, nessuna domanda di proroga del contratto per altri sei mesi sarà presa in considerazione. La soluzione è solo una: accettare i 35 mila euro della Regione e andare a casa, altrimenti dal 1° gennaio gli lsu andranno definitivamente a casa senza nemmeno un soldo. L’unico Comune che è riuscito a firmare fino ad adesso una stabilizzazione completa dei suoi tredici lavoratori è stata Lenola: c’è riuscita grazie allo sforo del vincolo di bilancio per le spese del personale, che è passato dal 40% al 50% grazie all’ultima manovra del governo. Nonostante quest’ultima agevolazione comunque gli altri Comuni, Monte San Biagio, Campodimele e Sperlonga, non riusciranno a stabilizzarli, almeno non tutti. Proprio Monte San Biagio aveva cercato di chiedere la proroga contrattuale per avere altri sei mesi di tempo per cercargli altre sistemazioni, ma con tutta probabilità resterà delusa. Resta il fatto che ora circa 30 persone non avranno più lavoro in questi Comuni, e questi ultimi avranno non poche difficoltà a rimpiazzarli nelle mansioni utilissime che svolgevano come la raccolta differenziata. Salvatore Rizzi
LATINA OGGI 23/12/2011, pag.33
GIUDIZIARIA Carroccia interrogato dal gip
È COMPARSO ieri mattina davanti al giudice per le indagini preliminari Laura Matilde Campoli il 29enne di Lenola Nico Carroccia. Il giovane è stato raggiunto nei giorni scorsi da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip dopo le ulteriori indagini della polizia. Carroccia,
infatti, è accusato di essere il mandante dell’attentato intimidatorio all’ispettore di polizia in servizio presso il Commissariato di Fondi, Pasquale Natissi. Lo scorso aprile, l’auto dell’agente di polizia (che indagava su alcuni casi avvenuti a Fondi), era stata colpita con diversi proiettili di pistola mentre era parcheggiata sotto la sua abitazione a Lenola. Alcuni mesi più tardi, dopo accurate indagini da parte della polizia di Fondi e della Squadra mobile di Latina, Carroccia venne arrestato insieme ad altre tre persone di Fondi. Carroccia in un secondo momento era stato rimesso in libertà dal Riesame per mancanza di indizi. Ma con le nuove indagini la polizia ha raccolto nuove prove a carico del 29enne, per cui è scattato l’arresto bis cui ha fatto seguito l’interrogatorio di garanzia svoltosi ieri. F. A.
LATINA OGGI 22/12/2011, pag.30
Il guasto dura ormai da giorni
Utenti Wind isolati, la protesta a Lenola
SINGOLARE protesta dei residenti di Lenola che usano il gestore Wind per la telefonia. Da una settimana il segnale è assente in tutto il paese, tranne che in località Colle. E così decine di tra studenti, lavoratori e anziani si stanno dando appuntamento quotidianamente nella località per chiamare tutti assieme la Wind e capire quando il guasto verrà riparato. A tutti contemporaneamente però rispondono la stessa cosa, che già i lenolani sentono da giorni: «Ci dispiace, il guasto verrà riparato per la metà del mese di gennaio». Praticamente a Lenola i telefonini Wind non funzioneranno per più 30 giorni, a meno che ci si rechi al Colle appositamente. La popolazione fa sapere che continueranno le proteste simboliche ogni giorno e il Comune invita tutti ad assillare il centralino Wind per ottenere maggiore attenzione. S.R.
LATINA OGGI 21/12/2011, pag.31
Fondi, il provvedimento allontana i termini di scadenza della custodia cautelare in carcere
Ordinanza bis per Carroccia
Spari contro l’auto del poliziotto, trovati nuovi indizi a carico del 29enne
ATTENTATO a colpi d’arma da fuoco contro l’ispettore di polizia: nuova ordinanza d’arresto per il lenolese Nico Carroccia. Gli è stata notificata ieri mattina nel carcere di Velletri, dove si trova per via della rapina aggravata effettuata lo scorso 26 marzo a Fondi ai danni di un commerciante ortofrutticolo. A disporla, dietro richiesta del pubblico ministero Daria Monsurrò, il gip Matilde Campoli: è ritenuto responsabile, in concorso con i fondani Tonino Palozzi, Massimo Bartolomei e Giuseppe Carnevale, già detenuti per il medesimo reato, di detenzione e porto in luogo pubblico di una pistola, danneggiamento e minaccia aggravata a pubblico ufficiale. Ossia l’ispettore Pasquale Natissi, residente a Lenola ma in servizio presso la squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Fondi. Come si ricorderà, se non altro per la gravità dell’azione intimidatoria, nella serata del 20 aprile l’auto dell’agente venne bersagliata da alcuni colpi d’arma da fuoco. Già a settembre il 29enne lenolese era stato arrestato in relazione all’atto intimidatorio, insieme agli altri tre. Ma, mentre per gli questi ultimi l’ordinanza di custodia cautelare venne confermata anche in sede di Riesame, nei suoi confronti fu annullata: i giudici ritennero gli indizi raccolti insufficienti. A cambiare nuovamente le carte in tavola, le ulteriori indagini avviate dalla dottoressa Monsurrò con l’ausilio degli agenti del vice-questore Massimo Mazio: «univoci e concordanti», i nuovi riscontri a carico di Carroccia, che stando alle investigazioni alla base dell’ordinanza «bis» ha partecipato direttamente all’intimidazione. Mirko Macaro
LATINA OGGI 20/12/2011, pag.32
Raccolta differenziata, i «piccoli» fanno scuola
Campodimele e Lenola, quando la raccolta differenziata supera i limiti. I due paesi sono gli unici del comprensorio e dell’intera Regione - a fargli compagnia solo altre cinque piccole città -che si attengono alle franchigie imposte dalle direttive europee in materia di percentuale di immondizia differenziata, anzi riescono a superarle senza difficoltà dando l’esempio a tutti. A sottolineare la grande capacità dei due Comuni ci ha pensato il presidente della commissione Ambiente della Regione Lazio, Roberto Carlino, che ha voluto fare un encomio speciale a chi ha superato le percentuali imposte nel 2011, quella del 65%. Sia Lenola che Campodimele viaggiano su stime molto più grandi...... S.R.
LATINA OGGI 18/12/2011, pag.34
LENOLA Ambulanza, presidio fisso in paese
LENOLA avrà la sua ambulanza. Il sindaco Gian Battista De Filippis e il consigliere delegato ai servizi sociali Sandro Marrocco, hanno trovato un accordo per un distaccamento della Croce Rossa Italiana. Questo permetterà che un’ambulanza sia presente in maniera permanente in città; una grande opportunità dunque a livello sociale per il territorio. Tutto ciò si è potuto concretizzare grazie alla caparbietà dei volontari del soccorso del
comitato di Fondi, del quale fanno parte un decisivo numero di volontari di Lenola. Il sindaco ha sempre dato la piena disponibilità negli anni per qualsiasi attività del comitato di Fondi, come ad esempio le richieste per organizzare manifestazioni ed altri eventi; da qui è nata una sinergia tra l’amministrazione e il comitato che si è sempre prestato, là dove fosse necessario per interventi di carattere sociale e di indigenza. Alla richiesta di trovare un luogo dove far sostare l’ambulanza il sindaco ha indicato il Centro Studi Ingrao dove già operano altre associazioni di volontariato sanitario. Per l’inaugurazione del mezzo ci sarà un incontro ufficiale oggi alle 10 in piazza Cavour dove sosterà e potrà essere «ammirata» dai curiosi. S.R.
LATINA OGGI 12/12/2011, pag.21
Raccolta di sangue, record per l’Avis di Lenola
AV I S di Lenola, una realtà solidale che cerca sempre di migliorarsi. Ieri i donatori di sangue si sono adoperati per contribuire alla penultima raccolta dell’anno – l’ultimo appuntamento è per domenica prossima – con risultati che di certo supereranno quelli dell’anno passato. Il presidente Sandro Marrocco è soddisfatto: «Voglio ringraziare quei sei donatori che nel 2011 hanno superato le 50 donazioni. Un traguardo importante per il quale sarà consegnato loro l’attestato e la spilla d’oro». S.R.
LATINA OGGI 07/12/2011, pag.30
LENOLA Minacce e ingiurie, Carroccia a giudizio
ANCORA guai per il 29enne di Lenola Nico Carroccia. Questa volta il giovane, già rinchiuso nel carcere di Latina per una rapina commessa a Fondi, è coinvolto in una storia di maltrattamenti e minacce. Presunta vittima delle vessazioni la sua ex compagna. In seguito alle indagini delle forze dell’ordine e all’apertura dell’iter giudiziario nei suoi confronti, ieri il giudice per le indagini preliminari Tiziana Coccoluto ha disposto il rinvio a giudizio per l’indagato che presto, dunque, comparirà davanti al giudice del tribunale di Terracina per rispondere dei reati di cui è accusato. I fatti, come ricostruito dalle indagini, risalgono a un anno fa. Insomma nuovi guai per Carroccia, anche se certamente si tratta di accuse minori rispetto a quelle che lo hanno visto calcare la ribalta della cronaca locale. Da non dimenticare infatti che proprio Carroccia è considerato, al pari di Tonino Pallozzi (30enne di Fondi anche lui rinchiuso in carcere), la mente dell’attentato all’ispettore di polizia Pasquale Natissi, avvenuto lo scorso aprile a Lenola. Quando furono sparati contro l’automobile del poliziotto alcuni colpi di pistola a scopo intimidatorio. F. A.
LATINA OGGI 05/12/2011, pag.21
IL CONGRESSO A LENOLA
De Filippis confermato segretario Udc
ANCHE Lenola ha avuto il suo congresso dell’Udc. Come già successo a Itri e ad altri centri del comprensorio, l’altro pomeriggio la base sezionale della formazione centrista si è riunita per eleggere il nuovo direttivo. Protagonista Orlando De Filippis che da segretario dimissionario ha fatto un discorso di respiro nazionale concentrando la propria relazione, in qualità di rappresentate Anci, sulla questione relativa alla legge che ha modificato la rappresentanza nei piccoli comuni. «Si tratta - ha detto l’assessore De Filippis -di un vero e proprio attacco alla partecipazione dei cittadini alla vita democratica». Ma è stato anche un congresso per fare il punto sulla situazione politica locale dalla quale è uscita la necessità
di avviare presto confronti a 360° con le altre forze politiche locali, in vista delle elezioni comunali della primavera 2013. Infine gli iscritti, in considerazione del delicato momento politico, hanno invitato il segretario De Filippis a rimanere al proprio posto e nel contempo hanno proposto di integrare il gruppo dirigente di nuovi innesti giovanili. Alla fine del dibattito gli iscritti con voto unanime hanno eletto presidente del partito Gino Mastrobattista , segretario Orlando De Filippis e il nuovo direttivo sezionale, formato da 15 iscritti 10 dirigenti storici compreso il sindaco Gian Battista De Filippis, i consiglieri comunali Udc e 5 nuove figure giovanili, di cui 2 donne. Salvatore Rizzi
LATINA OGGI 04/12/2011, pag.33
LENOLA La corale celebra l’Unità
TRASFERTA patriottica per la corale «Fra Deo Gratias » di Lenola. I cantori, ormai famosi in tutto il mondo, nei giorni scorsi sono stati invitati dall’Unione Monarchica Italiana e dalla Consulta dei Senatori del Regno ad esibirsi durante la celebrazione conclusiva dei 150 anni della proclamazione del Regno d’Italia, tenutasi nella prestigiosissima sala della protomoteca del Campidogli a Roma. Ospiti d’eccezione della giornata il capo della famiglia reale, il principe Amedeo di Savoia, duca d’Aosta, la figlia dell’ultimo Re d’Italia, la principessa Maria Gabriella di Savoia e il principe Aimone di Savoia, duca delle Puglie. La corale, diretta dal maestro Gaspare Giuliano e accompagnata al pianoforte dal maestro Alberto Giuliano, ha aperto la manifestazione cantando l’inno nazionale e attingendo dal proprio repertorio tutti i brani con chiari riferimenti patriottici. Grazie all’organizzazione del coordinatore Club Reale di Lenola, Giuseppe Pecchia, l’evento è stato un successo gradito dagli ospiti illustri che hanno partecipato al convegno nel quale la corale si è esibita. S.R.
LATINA OGGI 02/12/2011, pag.31
LENOLA, DE FILIPPIS SI APPELLA AL PREFETTO PER I 15 LSU
Lavoratori in bilico, il pressing del sindaco
PRESSANTE appello al Prefetto di Latina, alla Regione Lazio e al Ministero del Lavoro per la stabilizzazione dei 15 Lsu del Comune di Lenola. Lo ha rivolto il primo cittadino, Gianbattista De Filippis, citando tutti gli elementi giustificativi di un atto che lui definisce giuridicamente ineccepibile sia sotto la copertura finanziaria, sia sotto la valenza sociale. Si tratta del gruppo degli iniziali 70 lavoratori socialmente utili. Da questa cifra di partenza, si era scesi a 24. Di questi, il Comune di Lenola ne aveva già stabilizzati 10. Dei restanti 14, uno ha avanzato richiesta di dimissioni volontarie incentivate. Ne restavano 13. Sulla scorta degli incentivi forniti dalla Regione Lazio, che si era impegnata a corrispondere lo stipendio per i primi cinque anni ai 13 Lsu, i quali sarebbero stati pagati, solo dal sesto anno, dal Comune, in data 14 luglio 2011, era stato firmato l’atto integrativo al protocollo d’intesa che sanciva di fatto la stabilizzazione dei 13. «A monte di questo atto - precisa il sindaco De Filippis - ci sono una serie di garanzie di carattere economico di cui Lenola ha ufficialmente goduto. Tra queste il riconoscimento che il centro ha un rapporto di un dipendente ogni 160 abitanti, ben al di sotto del rapporto medio dipendenti-popolazione, fissato, per gli enti dissestati, con Decreto del Ministro dell’Interno, il 16 marzo scorso per il triennio 2011-2013 in 1 su 144. Lenola - spiega più esplicitamente De Filippis - è collocato nel novero dei comuni virtuosi, per cui l’assunzione dei 13 non comporterebbe traumi economici per le casse dell’ente. L’utilizzo dei 13 andrebbe a perpetuare, tra le altre funzioni, l’eccellenza di quel servizio della raccolta differenziata di cui il nostro centro va fiero per l’efficienza concordemente attestatole. C’è, poi, l’aspetto più propriamente sociale. L’elenco dei 13 è composto da persone non più giovanissime, padri e madri di famiglie che hanno avuto questa come unica opportunità occupazionale. Ora, a fronte della mannaia della manovra finanziaria del governo che fissa il limite delle spese per il personale al 40% del bilancio comunale, l'iter della stabilizzazione si è bloccato. Sulla scorta, però, di tutte le premesse di cui sopra detto - ricorda De Filippis al Prefetto, alla Regione e al Ministero - sollecitiamo, per Lenola, l’applicazione di una ‘deroga’, come avviene più di qualche volta in Italia, quando la causa è supportata da dati inoppugnabili ed esigenze di forte contingenza. Ecco perché chiediamo all’autorità di governo territoriale e alla Regione di farsi interpreti di queste nostre giuste preoccupazioni presso il Dicastero del Lavoro per evitare che, applicando alla lettera il contenuto della Manovra, si andrebbe incontro alla ‘nullità degli atti e alla conseguente inesistenza del rapporto di lavoro’».
Randagi a Lenola, cattura impossibile
PROBLEMA randagismo a Lenola. In via Bologna, zona residenziale vicino la scuola elementare, si aggirano di due grossi cani, un pastore maremmano e un husky. Il problema è stato posto più volte alle autorità: diverse volte ai carabinieri, molte volte ai vigili urbani – fanno sapere da via Bologna – ma nonostante il loro impegno i cani non sono stati ancora accalappiati. Negli ultimi due giorni poi un operatore dell’Asl si è fatto vivo per cercare di catturare i due cani di grossa taglia: ma non c’è riuscito. S.R.
LATINA OGGI 01/12/2011, pag.31
Lenola, casse municipali in rosso a causa della crisi economica
Comune senza contributi
L’analisi: in cinque anni due milioni di trasferimenti in meno
«IN cinque anni Lenola ha visto diminuire di ben due milioni complessivi di euro gli introiti che gli derivavano dallo Stato. Ciononostante stiamo riuscendo a evitare di rendere deficitari i servizi resi e, soprattutto, di aumentare le tasse comunali». Così il sindaco Gianbattista De Filippis, in un passaggio del suo intervento, ha sintetizzato la situazione economico-operativa del comune. De Filippis, che ha presentato l’assestamento del bilancio, anche perché riveste ad interim la carica di responsabile del settore, ha precisato che, anziché rifugiarsi nell’autocommiserazione per i tagli che stanno colpendo tutti i settori della vita amministrativa, a Lenola, i responsabili, si stanno preoccupando di ovviare all’emergenza. «La raccolta differenziata - ha pure sottolineato- che ha rappresentato il fiore all’occhiello dell’amministrazione, andrà avanti come finora è stato fatto, anche se il prezzo da pagare per conservare il livello dell’efficienza è sempre più alto. Un’altra criticità è rappresentata dalla carenza dell’organico della Polizia Locale. Con il tenente Giampaolo Lauretti, comandante prossimo al pensionamento fissato per il primo febbraio e attualmente in malattia, il Comune dispone di soli due vigili per una realtà territoriale che prevede il servizio anche nella frazione di Valle Bernardo. Ma l'autentica
croce per l'amministrazione - ha concluso De Filippis - è il rischio che i 13 Lsu che stavamo regolarizzando, come ci hanno sempre chiesto di fare, con i primi 5 anni pagati dalla regione, e, poi, dal sesto, corrisposto dal Comune, non verranno sistemati per l'effetto della nuova legge che vieta lo sforamento del 40% della spesa per il personale».
LATINA OGGI 30/11/2011, pag.29
Contributi per il Prg di Lenola
UN aiuto strumentale per il Piano regolatore. Anche Lenola ha beneficiato dei contributi a pioggia erogati dalla Regione Lazio per incentivare il controllo del territorio e agevolare la formazione di strumenti urbanistici. A Lenola spetteranno 20 mila euro. Nel definire l’ammontare dei finanziamenti, in Regione hanno seguito due parametri: la datazione del piano regolatore (più è vecchio più avrà bisogno di soldi) e il numero di abitanti (meno abitanti ha la città più contributi dovrà avere per sostenere le spese). Salvatore Rizzi
LATINA OGGI 29/11/2011, pag.27
LENOLA «Centro anziani, gestione in regola»
«PORTO avanti la gestione nella massima trasparenza ». Il presidente del centro anziani di Lenola, Sandro Pannozzo, replica alle polemiche assicurando che per quanto riguarda la tenuta dei conti non c’è da preoccuparsi. «Coadiuvato da un membro del direttivo che funge da segretario - spiega Pannozzo - espongo ogni fine mese, in apposita bacheca, il rendiconto relativo alla gestione. Tale rendiconto è peraltro visionato da personale preposto del Comune». Per quanto riguarda il resto, Pannozzo dice di «prodigarsi dalla mattina alla sera per l’ordine e finanche per la pulizia dei locali, onde mantenere l’ambiente accogliente». Il presidente del centro anziani «Albino Davia» imputa le recenti polemiche all’astio di una singola persona e precisa che le accuse mosse nei suoi confronti sono «prive di fondamento, oltre che lesive» della sua
onorabilità. Pannozzo dichiara di aver finora tollerato tale comportamento al fine di non creare discordia dai soci e auspica che simili episodi vengano riportati nella «giusta dimensione e senza esagerazioni».
LATINA OGGI 23/11/2011, pag.29
LENOLA « Inventa un film» in tour
«INVENTA un film» va in tour. Il festival, organizzato dall’associazione culturale «Cinema e Società» di Lenola, sta proponendo propri cortometraggi in giro per l’Italia, ospite di altri festival cinematografici. Il primo appuntamento c’è già stato nei giorni scorsi in occasione dell’Umbria International Film Festival Popoli e Religioni a Terni. Per tutto l’anno poi, fin quando non si darà il via alla quindicesima edizione della kermesse lenolese, ci sarà spazio per altre ospitate; in dicembre per Festival del Cinema Sociale ad Arezzo e a Sperlonga per Talenti a Lavoro. Infine a gennaio ultima capatina a Monte San Biagio per Stasera Mettiti in Corto, e a Strongoli, in provincia di Crotone, per il primo festival del cortometraggio Io Non Ci Casco Più. I corti via via proiettati sono sette, già in concorso nelle ultime edizioni del festival e sono La grande menzogna’ di Carmen Giardina, Biondina di Laura Bispuri, Deu ci sia di Gianluigi Tarditi, Nerofuori di Emanuela Mascherini, Anima incompresa di Erika Fiscella, Achille di Giorgia Farina e Tre ore di Annarita Zambrano. S.R.
LATINA OGGI 20/11/2011, pag.32
SPUNTA L’IPOTESI DI UN RINNOVO DEI CONTRATTI A FINE ANNO
Lsu a rischio licenziamento, nuove trattative in Regione
LSU del comprensorio, la questione sembra ormai indirizzata. I lavoratori socialmente utili di Monte San Biagio, Lenola, Campodimele e Sperlonga, che vedono il loro posto di lavoro in bilico, dopo l’i ncontro in Regione con i sindaci interessati ed un tavolo tecnico delle trattative che ancora non c’è, sembrano destinati a due sole vie. La prima, e la più plausibile, è quella di un rinnovo del contratto in scadenza a fine dicembre, per altri due semestri, fino a fine 2012. In questo modo la questione non sarebbe risolta ma solo rinviata; una definizione della querelle, instauratasi dopo la scelta della Regione di vuotare il bacino degli lsu facendoli sparire come categoria, che pare sia la più probabile per tutti i paesi in questione. L’altra via è quella della stabilizzazione, per la quale la Regione spingerebbe pure grazie ai fondi europei, ma che trova l’ostacolo dei vincoli di bilancio di spesa per il personale, che non possono essere superiori del 40%. Nella soglia non rientra nessuno. Un eccezione potrebbe essere Monte San Biagio. Al vaglio dell’amministrazione monticellana una soluzione coraggiosa e scomoda. Per abbassare il tetto di spesa e assumere definitivamente gli lsu, bisognerebbe togliere le indennità di responsabilità ai funzionari comunali di più alto grado. Il risparmio andrebbe a coprire
almeno parzialmente il costo della stabilizzazione degli lsu. Una misura comunque complessa che fa capire come la questione sai difficile da risolvere definitivamente, e come la patata bollente dei loro contratti part-time a 400 euro al mese, sia passata di mano in mano con i rinnovi quasi obbligati, e che con tutta probabilità si faranno ancor una volta fine anno, nonostante tutto. Salvatore Rizzi
LATINA OGGI 18/11/2011, pag.31
Lenola, la battaglia contro gli accorpamenti dei Comuni
Ente a rischio, la proposta
NORMATIVA sulla condivisione di servizi essenziali per i Comuni sotto i 5 mila abitanti, Orlando De Filippis, assessore di Lenola e membro dell’Anci, associazione nazionale Comuni italiani, pone un netto divieto con una delibera ad hoc che oggi sarà presentata in Consiglio comunale. Secondo la legge nazionale varata con la finanziaria, i piccoli Comuni dovranno o accorparsi o associare servizi essenziali. La normativa però ad oggi pare fumosa, e secondo De Filippis, oltremodo dannosa. Così l’assessore all’urbanista proporrà l’adozione di una delibera, da indirizzare poi al Governo, con la quale si richiederà, tra le altre cose, «la possibilità, per Lenola di mantenere la gestione autonoma di uno o più servizi, come l’urbanistica e la gestione dello sviluppo economico locale, se sarà dimostrato un livello di efficienza adeguato»; nonchè «di ritirare la norma relativa alla riduzione del numero di consiglieri, restandone solo sette, in quanto verrebbe a mancare la rappresentanza minima per consentire a tutte le espressioni politiche e civiche di collaborare al dibattito democratico e alla determinazione degli indirizzi programmatici del Comune». Insomma per De Filippis e il coro di tutti i piccoli Comuni sotto i 5 mila abitanti, la nota è la stessa: per risparmiare soldi negli enti locali non si possono azzoppare le piccole realtà con accorpamenti e condivisioni dei servizi, perchè sono una delle poche realtà virtuose del Paese. Salvatore Rizzi
LATINA OGGI 13/11/2011, pag.32
Lenola, l’assessore all’urbanistica mette i paletti
Tutela dell’ambiente, l’impegno di De Filippis
PRIMA di tutto la salvaguardia dell’ambiente e del panorama. Sotto impulso dell’assessore all’urbanistica Orlando De Filippis, nei giorni scorsi la commissione apposita ha votato per decidere quali zone di Lenola dovevano essere escluse dagli ampliamenti di cubature previste dal nuovo piano casa regionale. Quel che pare certo è che il Comune si riserverà di escludere la cosiddetta passeggiata Colle per via della sua importanza paesaggistica che altrimenti risulterebbe compromessa da nuove colate di cemento. Del resto l’equilibrio geofisico è fondamentale per impedire che si verifichino smottamenti e frane come purtroppo si è potuto constatare invece in Liguria. È da sottolineare allora come il Comune di Lenola abbia tenuto invariati i limiti di edificabilità vicino ai torrenti: 50 metri per le zone già urbanizzate, e 100 metri per quelle rurali. S.R.
LATINA OGGI 09/11/2011, pag.30
Urbanistica a Lenola, si riunisce la commissione
NOVITA’ importanti sul fronte urbanistica nel Comune di Lenola. Su spinta dell’assessore competente Orlando De Filippis, è stato convocata per oggi pomeriggio la commissione urbanistica che dovrà discutere di alcuni punti che poi approderanno in Consiglio comunale verso la fine del mese. Il primo è la valutazione con conseguente approvazione definitiva del piano particolareggiato esecutivo di via degli Uliveti. Il Ppe giaceva nei cassetti del Comune dal 1995, da quando una delibera regionale ne obbligava la realizzazione. Ora finalmente coloro che hanno terreni edificabili nella zona, per un’area di circa 10 ettari, potranno smettere di pagare l’Ici invano e potranno realizzare le proprie costruzioni. La commissione poi discuterà anche su quale zone del Comune escludere i benefici del Piano casa regionale. S. R.
LATINA OGGI 09/11/2011, pag.29
A LENOLA
Anziana derubata
È FINITA in ospedale una lenolese di sessant’anni che nei giorni scorsi ha ricevuto la visita di tre falsi ispettori dell’Enel: ospiti sgraditi che l’hanno derubata del denaro che teneva nella borsa e le hanno fatto firmare un non meglio precisato contratto di una compagnia telefonica. Dell’episodio sono stati informati i carabinieri della stazione di Lenola che potrebbero già avere individuato il terzetto. Presumibilmente a causa della disavventura vissuta lunedì sera la donna ha accusato un malore per cui è ancora ricoverata in ospedale per una grave crisi d’ansia. S.R.
LATINA OGGI 08/11/2011, pag.29
Fondi, la decisione del Tribunale del Riesame di Roma. Pronto il ricorso in Cassazione
Spari, Pallozzi resta dentro
Respinta l’istanza di scarcerazione per il mandante dell’intimidazione al poliziotto
TONINO Pallozzi resta in carcere. Per il 30enne di Fondi, accusato di essere il mandante dell’attentato intimidatorio all’ispettore di polizia Pasquale Natissi, si è pronunciato nei giorni scorsi il Tribunale del Riesame. I giudici di Roma hanno respinto l’istanza di scarcerazione presentata
dagli avvocati difensori dell’indagato, i legali Guglielmo Raso e Oreste Pa lmieri, mentre hanno confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Tonino Pallozzi è considerato dagli investigatori il mandante, insieme a Nico Carroccia, dell’attentato a colpi di pistola avvenuto lo scorso aprile a Lenola. Di notte, in due - come ricostruito dagli inquirenti - hanno esploso diversi colpi di pistola contro l’auto dell’ispettore in servizio presso il Commissariato di polizia di Fondi, parcheggiata proprio sotto l’abitazione dell’agente. Nel giro di qualche settimana i poliziotti della squadra mobile di Latina, in collaborazione con gli agenti di Fondi, arrestarono oltre a Tonino Pallozzi e Nico Carroccia, considerati i mandanti del raid, anche il 44enne Giuseppe Carnevale e il 39enne Massimo Bartolomei, ritenuti invece gli esecutori materiali. Gli avvocati di Pallozzi, incassata la pronuncia del Riesame, preannunciano l’intenzione di voler ricorrere in Cassazione. Per conoscere le motivazioni della pronuncia del Riesame, infatti, bisognerà attendere diverse settimane. Da comprendere i motivi per cui i giudici decisero giorni fa di revocare l’ordinanza di custodia cautelare per Carroccia, mandante al pari di Pallozzi dell’attentato. Carroccia si trova comunque ancora rinchiuso in carcere per altri reati commessi in passato a Fondi. I quattro secondo la polizia aveva tentato di mettere in piedi nel territorio di Fondi e zone limitrofe una vera e propria gang criminale. Francesco Avena
LATINA OGGI 01/11/2011, pag.27
Ieri l’udienza a Roma: l’uomo accusato di essere il mandante
Spari, attesa per Pallozzi
Il Riesame si è riservato sull’istanza di scarcerazione
IL tribunale del Riesame di Roma sui riserva sull’istanza di scarcerazione presentata dai legali di Tonino Pallozzi. L’uomo accusato, insieme a Nico Carroccia, di essere stato uno dei mandanti del raid intimidatorio nei confronti dell’ispettore di polizia di Fondi. Ieri i legali di Pallozzi, gli avvocati Oreste Palmieri e Guglielmo Raso, hanno ribadito ai giudici del Riesame di Roma l’assenza di gravi indizi di colpevolezza. Argomentazione che fa il paio con quella che Nico Carroccia, l’altro presunto mandante, nei confronti del quale è stata revocata l’ordinanza di custodia cautelare. Il Riesame si è riservato, la decisione arriverà nei prossimi giorni. Confermate invece le misure nei confronti negli esecutori materiali dell’attentato intimidatorio: Massimo Bartolomei e Giuseppe Carnevale. I due fondani accusati di aver esploso lo scorso aprile alcuni colpi di pistola contro l’automobile dell’ispettore di polizia Pasquale Natissi, in servizio al Commissariato di Fondi. Per entrambi il Riesame ha annullato la misura di custodia cautelare, ma soltanto per il capo d’imputazione delle minacce. Mentre restano i danneggiamenti, e cioè l’accusa più consistente, quella appunto relativa agli spari contro l’automobile del poliziotto in servizio a Fondi. Dunque i giudici hanno confermato la reclusione in carcere.
LATINA OGGI 30/10/2011, pag.33
LENOLA, IL FURTO AL CIMITERO
Chioschi scassinati per tre euro
FURTO con scasso ai danni di due chioschi di fiori nei pressi del cimitero di Lenola l’altra notte: ma il bottino è stato a di poco «magro». I ladri pensavano di portare a segno un bel colpo ma si sono subito ricreduti. Dopo aver forzato le serrature di entrambe le attività all’interno, oltre ai fiori, hanno trovato un bel nulla. In una delle due non c’erano proprio contanti, nell’altro chiosco invece si sono accontentati di porta via la bellezza di 3 euro. Certamente gli improvvisati ladri speravano in qualcosa di più visto la vicinanza della ricorrenza dei Morti: in questi giorni i cimiteri vengono affollati per le classiche visite, e i fiorai riescono a fare i migliori incassi dell’anno. Evidentemente non hanno pensato che ogni attività commerciale, e non hanno fatto in questo caso eccezione i chioschi di fiori, svuotano la cassa, magari lasciandovi dentro alcuni spicci, come ad esempio tre euro. I chioschi del resto non hanno subito danni e potranno continuare senza problemi la loro attività in queste giornate per
loro frenetiche. Con molta probabilità il colpo è stato pensato e poi messo a segno da ladri improvvisati e disperati, certamente non avvezzi al mestiere. Sul caso ora indagheranno i carabinieri di Lenola che prestano sempre attenzione a casi analoghi nei quali si cerca di portare a segno piccoli «colpi» con zero rischio. S.R.
LATINA OGGI 30/10/2011, pag.32
Una delegazione di sindaci alla Pisana: attesa per i progetti
Spiraglio per gli Lsu
La Regione «blinda» i lavoratori, ma restano i dubbi
GLI lsu non si toccano. Questo il lapidario resoconto dell’incontro andato in scena l’altro giorno tra le delegazioni dei Comuni di Monte San Biagio, Lenola, Campodimele e Sperlonga, con l’assessore regionale al lavoro Mariella Zezza. L’incontro è stato possibile anche grazie alla mediazione della segreteria dell’altro assessore alle politiche sociali Aldo Forte. Sul banco delle discussione la sorte degli lsu dei Comuni in questione. La Regione Lazio ha infatti deciso di svuotare il bacino dei lavoratori socialmente utili, attraverso la politica della fuoriuscita dalla posizione con un incentivo di alcune decine di migliaia di euro. Scelta obbligata per gli lsu che però non vogliono perdere il lavoro. Dal canto loro i Comuni stessi erano intenzionati, chi a stabilizzarli definitivamente, chi a prorogare il contratto per altri sei mesi, affinchè continuassero a lavorare: troppo importante è l’apporto di questi lavoratori nell’ambito ad esempio della raccolta differenziata. L’altro giorno c’è stata così la prima apertura dalla Regione che, tramite l’assessore ha deciso di «non mandare a casa nessuno». Come sarà possibile ciò? Restando in piedi l’ipotesi della liquidazione, si devono trovare nuove soluzioni affinché i Comuni possano stabilizzare gli lsu. Una cosa del resto che alcune amministrazioni
avevano provato a fare trovando la strada sbarrata dai vincoli di bilancio, che vietano di sforare il 40% per le spese del personale. Una impasse che dovrà sbrogliarsi attraverso un tavolo di lavoro che nelle prossime settimane, la Regione assieme ai Comuni del comprensorio, metteranno in piedi. Le ipotesi sulla quale lavorare sono sostanzialmente due. La prima è quella di dare la possibilità ai Comuni che lo vogliano, di sforare il vincolo di bilancio procedendo alla stabilizzazione, visto poi che per i primi cinque anni la spesa sarà a carico della Regione. Procedura complicata che deve avere il placet del Governo. L’ipotesi più snella sarebbe quella di una proroga generale dei contratti che permetterebbe agli lsu di continuare a lavorare, alle attuali condizioni, per altri sei mesi. In questo caso ci sarebbe maggior tempo per discutere soluzioni definitive. Ma almeno per ora gli lsu possono stare più tranquilli. Tutte le parti in causa hanno intenzione di risolvere la vicenda senza mandare forzatamente a casa nessuno. Del resto i circa 50 lavoratori impegnati nei Comuni di Monte San Biagio, Campodimele, Sperlonga e Lenola, sono essenziali per mandare avanti la raccolta differenziata che altrimenti si bloccherebbe del tutto all’inzio del prossimo anno. E l’eventuale liquidizione getterebbe nel dramma decine di famiglie. Molti dei lavoratori troverebbero estrema difficoltà a ricollocarsi nel mondo del lavoro a cinquant’anni. Ma è anche impensabile che gli lsu siano degli eterni precari con rinnovi contrattuali continui. Va trovata una soluzione definitiva: la Regione e i Comuni lavoreranno nelle prossime settimane con questo obiettivo. Salvatore Rizzi
LATINA OGGI 27/10/2011, pag.30
Lenola, il sindaco De Filippi: abbiamo poche risorse
Pochi vigili urbani, la replica
VIGILI urbani che si contano sulle dita di una mano. Anzi, molto meno: perché gli agenti in servizio a Lenola dopo gli ultimi pensionamenti sono soltanto due. Il sindaco Gian Battista De Filippis, dal proprio canto, non ha potuto fare altro che constare il dato di fatto che le cose stanno così perché, con le risorse minime che si hanno a disposizione, non si può fare di più. Ma De Filippis rassicura anche che gli agenti, quando non saranno addetti alla viabilità, potranno dedicarsi a questioni di natura amministrativa.
LATINA OGGI 24/10/2011, pag.21
Lenola, manca il turn-over del personale e il Comando si svuota
Vigili ridotti all’osso
Solo due agenti in servizio dopo i pensionamenti: l’emergenza
AG E N T I della Municipale <decimati> a Lenola, rischio impasse: due sole unità per 4mila abitanti e più di 45 chilometri quadrati di territorio. Dopo anni di servizio il prossimo febbraio il comandante Giampaolo Lauretti andrà in pensione, anche se ha già di fatto abbandonato la divisa: attualmente in ferie, vi rimarrà fino alla data del pensionamento. A precederlo, nelle scorse settimane, l’ormai ex vice, Norberto Natale, pure lui fuorigioco per raggiunti limiti d’età. Importanti defezioni non solo per il ruolo ricoperto dalla coppia, ma soprattutto per mere questioni numeriche: dei quattro agenti organici alla polizia locale fino a non molto tempo fa, allo stato attuale ne rimangono solo due, il maresciallo Arnaldo Lo Stocco e l’agente semplice Salvatore Quinto. Due factotum a tutto tondo, i poveri due, oberati fino al collo dalle incombenze lavorative, sempre più pressanti: contravvenzioni, servizi contro l’abusivismo edilizio, lotta a quello commerciale, gestione del traffico, supervisione della regolarità dei cittadini stranieri, tanto per citarne alcune. Di tutto e di più in mano a due sole persone, costretti ad una vita da stakanovista. Con tutte le conseguenze del caso: «Anche con tutto l’impegno del mondo c’è da impazzire ed il lavoro arretrato si accumula giorno per giorno », hanno commentato i diretti interessati. I quali dovranno far fronte a tutta l’attività della Municipale fino a data da destinarsi. Per far fronte all’emergenza, comunque, il sindaco Giambattista De Filippis avrebbe pronto il classico asso nella manica: chiedere «in prestito» al consorzio dei Comuni un agente. Mirko Macaro
LATINA OGGI 21/10/2011, pag.30
Lenola, domani la delegazione di 40 persone
Ospiti dalla Provenza per il gemellaggio storico
ARRIVERA’ domani la delegazione del Comune gemellato di Mondragon, cittadina della Provenza da un quarto di secolo in rapporti istituzionali e culturali con Lenola. È previsto l’arrivo di quaranta persone, venute appositamente per festeggiare il 25esimo anniversario del gemellaggio. Gli ospiti provenzali saranno ospitati presso alcune famiglie di lenolesi, che hanno offerto la loro casa in segno di accoglienza. Da domenica si partirà con alcuni giorni di gite ed escursioni su tutto il territorio della regione. Proprio domenica si terrà un’escursione sul Monte Appiolo, organizzata dall’associazione «Amici della Natura». Nel pomeriggio sarà invece la volta, alle 18, di un incontro istituzionale presso la sala della Comunità montana, con i rappresentanti della giunta e il saluto del sindaco Giambattista De Filippis. Poi ancora gite a Pompei, Roma e su tutto il territorio pontino. Mercoledì infine i «gemelli» francesi visiteranno l’istituto comprensivo di Lenola, prima di salutare gli amici lenolesi, con la partenza prevista per giovedì. D. R.
LATINA OGGI 19/10/2011, pag.31
Al Riesame altri due indagati per gli spari
SPARI all’auto dell’ispettore Pasquale Natissi: è la volta degli indagati Giuseppe Carnevale e Massimo Bartolomei. Dopo Nico Carroccia, «scagionato » dal Riesame per la mancanza di gravi indizi di colpevolezza che potessero giustificare la permanenza in carcere del 29enne di Lenola, ieri si è svolta presso il tribunale del Riesame di Roma per Bartolomei e Carnevale. I due, difesi rispettivamente dagli avvocati Maurizio Forte e Franco Martellucci, dovranno adesso attendere la pronuncia dei giudici del Riesame. Per il quarto e ultimo indagato, Tonino Pallozzi, non è ancora stata fissata la data dell’udienza. Con ogni probabilità la pronuncia del Riesame per Carroccia peserà di riflesso su quelle degli altri componenti della presunta gang, come ricostruito dagli agenti della Squadra mobile di Latina e del Commissariato di Fondi. Secondo gli inquirenti
Carnevale e Bartolomei sarebbero gli esecutori materiali dell’attentato a colpi di pistola contro l’auto dell’ispettore, parcheggiata sotto l’abitazione del poliziotto a Lenola. Pallozzi e Carroccia, invece, sarebbero i mandanti del raid. F. A.
LATINA OGGI 19/10/2011, pag.30
LENOLA Stupri di guerra, l’incontro
NELLO scorso weekend sono state ricordate durante un convegno gli orrori delle marocchinate, gli stupri collettivi, i saccheggi e gli omicidi compiuti dalle truppe marocchine a seguito dei francesi dopo la rottura della linea Gustav che ha permesso il movimento del fronte alleato verso Roma. La «libertà » resa ai marocchini ha visto coinvolti, oltre ai Comuni ciociari, anche Lenola e Campodimele. In questi paesi le violenze consumatesi sono state inaudite. Come riporta lo scrittore Norman Lewis, all'epoca ufficiale britannico sul fronte di Monte Cassino scrisse nel suo libro <Napoli ‘44>: <a Lenola il 21 maggio (1944) hanno stuprato cinquanta donne, e siccome non c'erano abbastanza per tutti hanno violentato anche i bambini e i vecchi>. Agghiaccianti ricostruzioni che non possono essere ancora oggi, a distanza di 60 anni, essere dimenticate
e tutte le città interessate si stanno muovendo per cercare di far riconoscere una giornata apposita della memoria. E così nei giorni scorsi, a Casto dei Volsci in Ciociaria, c’è stato un incontro per tenere sempre vivo il ricordo delle oltre 60 mila vittime delle violenze. S.R.
Tutte le opere del politico di Lenola sono online
Ingrao sbarca sul web
PIETRO Ingrao ha deciso di realizzare un sito internet personale sul quale raccontare la sua vita e le sue opere. Da poco è infatti attivo l’indirizzo www.pietroingrao.it. E naturalmente c’è spazio per la sua preziosa Lenola, la città che gli ha dato i natali, dove ha vissuto l’infanzia e dalla quale è partito per la sua esperienza politica lunga tutta una vita. Nel sito si legge come il paese sia stato un parte importante per sé e la famiglia dove nasce il 30 marzo del 1915 da una famiglia dell’alta borghesia dalle tradizioni liberali e come Lenola sia stata fondamentale per il nonno, Francesco Ingrao, fervente mazziniano, unitosi poi alle truppe garibaldine, che si era rifugiato in collina dalla Sicilia dove era stato accusato di cospirazione antigovernativa. Lenola, un amore mai dimenticato da Ingrao, dove di estate passa volentieri le sue vacanze, come del resto è successo anche questa stagione. Un’estate nella quale Ingrao aveva presentato ai compaesani l’ultimo suo volume «Indignarsi non basta» quanto mai attuale negli ultimi giorni. Era stata l’occasione, l’ennesima, per ribadire il suo interminabile attaccamento alla sua terra che tanto gli ha insegnato quando era bambino. S.R.
LATINA OGGI 19/10/2011, pag.31
Ma il 29enne resta dentro per una rapina commessa a Fondi. Oggi udienza per Bartolomei e Carnevale
Il Riesame «scagiona» Carroccia
Spari all’auto dell’ispettore: mancano i presupposti per la misura cautelare
NON c’è l’esigenza di custodia cautelare in carcere. Il Tribunale del Riesame di Roma «sconfessa» il gip del Tribunale di Latina Laura Matilde Campoli, che lo scorso 29 settembre ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare per Nico Carroccia e altri tre complici. La gang era stata arrestata dalla polizia con l’accusa di essere a vario titolo mandanti ed esecutori materiali dell’attentato a colpi di pistola contro l’auto dell’ispettore Pasquale Natissi, in servizio presso il Commissariato di Fondi. Il Riesame si è preso tutto il tempo a disposizione per decidere e ieri è arrivata l’ufficialità della notizia: il 29enne di Lenola, Nico Carroccia, in carcere anche per una rapina commessa a Fondi tempo prima l’attentato all’ispettore, è stato «scagionato». Secondo il Riesame mancherebbero i gravi indizi di colpevolezza, tra cui una frase in tono minaccioso rivolta da Carroccia all’ispettore quando venne arrestato per la rapina, il fatto che il poliziotto e Carroccia fossero entrambi di Lenola e alcune conversazioni tra il lenolese e un altro indagato, ritenuto componente della stessa gang criminale. Il 29enne, assistito dagli avvocati Guglielmo Raso e Pasquale Cardillo Cupo, resta comunque rinchiuso nel carcere di via Aspromonte a Latina. Ma, almeno per quanto riguarda l’attentato sulla macchina dell’ispettore, secondo il Riesame gli indizi raccolti contro Carroccia sono insufficienti a giustificare la sua restrizione in carcere. La pronuncia del Riesame per il giovane di Lenola non potrà non avere ripercussioni anche sulla posizione degli altri indagati, i fondani Tonino Pallozzi, ritenuto dagli inquirenti il mandante dell’attentato al pari di Carroccia; Giuseppe Carnevale e Massimo Bartolomei, considerati invece gli esecutori materiali degli spari. Anche per loro il Tribunale del Riesame dovrà pronunciarsi sull’esigenza della misura cautelare in carcere. Oggi si terrà l’udienza proprio per Carnevale e Bartolomei. Per Pallozzi, invece, bisogna ancora fissare la data. Francesco Avena
LATINA OGGI 18/10/2011, pag.30
FONDI, OGGI LA PRONUNCIA PER CARROCCIA. DOMANI NUOVE UDIENZE
Attentato all’ispettore, ore decisive per la gang
C’è attesa per il Riesame dei quattro indagati
COLPI di pistola contro l’auto dell’ispettore di polizia di Fondi Pasquale Natissi: c’è attesa per la decisione del Tribunale del Riesame. Sono scaduti ieri i termini per la pronuncia del Tribunale di Roma, chiamato a decidere sulla possibilità di accogliere o meno il ricorso presentato da Guglielmo Raso, l’avvocato di Nico Carroccia indagato per l’attentato intimidatorio nei confronti dell’ispettore e per questo motivo finito in carcere lo scorso 29 settembre. Entro questa mattina, dunque, dovrebbero conoscersi i risultati dell’azione legale intrapresa dall’avvocato che assiste il 29enne di Lenola, considerato dagli investigatori la mente, insieme all’altro indagato Tonino Pallozzi, dell’attentato a colpi di armi da fuoco contro la macchina di Natissi. L’attesa per la decisione del Riesame, dunque, cresce. E non soltanto per Carroccia che comunque aspetta dal carcere di Latina la notizia. Ma anche per gli altri tre indagati finiti in carcere insieme al 29enne di Lenola. Dalla decisione del Riesame per Carroccia, infatti, dipenderanno in qualche modo di riflesso anche le sorti giudiziarie per il resto di quella che la magistratura ha descritto come una vera e propria gang. C’è da dire che la difesa di Carroccia è stata la prima a presentare il ricorso al Riesame, seguita subito dopo dal collegio difensivo (gli avvocati Pasquale Cardillo Cupo, Angelo e Oreste Palmieri, Maurizio Forte) che assistono il 30enne Tonino Pallozzi, il 39enne Massimo Bartolomei e il 44enne Giuseppe Carnevale. Insieme a Carroccia, Tonino Pallozzi viene considerato dagli inquirenti come la mente dell’attentato. Mentre Bartolomei e Carnevale sarebbero gli esecutori materiali della sparatoria contro l’automobile di proprietà dell’ispettore Natissi, parcheggiata sotto l’abitazione del poliziotto a Lenola. Se il Tribunale della libertà dovesse accogliere il ricorso di Carroccia, riconoscendo la mancanza o la carenza di indizi di colpevolezza a suo carico, inevitabilmente questa pronuncia avrebbe ripercussioni sugli altri indagati. Verrebbe indebolito, dunque, il castello accusatorio. Le indagini erano partite subito dopo l’atto intimidatorio avvenuto lo scorso 20 aprile a Lenola. Le ricerche affidate alla squadra mobile di Latina e agli agenti del Commissariato di Fondi, coordinate dal sostituto procuratore Daria Monsurrò, avevano individuato nel gruppo finito poi in carcere circa 20 giorni fa, una gang criminale sul punto di fare il cosiddetto salto di qualità. Sempre secondo le indagini, l ’attentato all’ispettore Natissi sarebbe rientrato forse in questo tentativo
di intimidire le forze dell’ordine. Oggi, dunque, si attende la pronuncia del Riesame per Carroccia. Per domani, invece, è stata fissata l’udienza per Bartolomei e Carnevale. Ancora in attesa di essere stabilita, infine, la data per l’udienza al Riesame per Pallozzi. Francesco Avena
LATINA OGGI 14/10/2011, pag.31
LENOLA Auto in fiamme nella notte, le indagini
AUTOMOBILE a fuoco nella notte a Lenola. Ad essere distrutta dalle fiamme una Peugeot 205 di proprietà di una casalinga del posto. L’incendio è divampato all’improvviso, intorno all’una di notte, in via Impero, nella zona della Madonna del Colle nella parte alta di Lenola. A lanciare l’allarme ai vigili del fuoco, alcuni residenti svegliati nel cuore della notte dall’odore fastidioso del fumo e degli pneumatici che bruciavano. I vigili del fuoco di Terracina, partiti dalla caserma di via Appia, hanno impiegato il tempo necessario a raggiungere dalla città costiera l’altura lenolese. Così che, quando sono giunti sul posto, il mezzo era avvolto dalle fiamme, soprattutto nella parte anteriore e nell’abitacolo. Il rogo è stato domato in un’ora circa, quando gli uomini del 115 sono riusciti ad avere ragione delle fiamme. Sul posto si sono portate anche le forze dell’ordine che hanno avviato, come da prassi, gli accertamenti del caso. Si propende per la causa accidentale del rogo, forse un corto circuito, anche perché sul posto non sono state rinvenute tracce di liquido infiammabile. Ma al momento non è stato possibile escludere alcuna pista. F. A.
LATINA OGGI 13/10/2011, pag.30
Lenola, De Filippis: consigliere male informato su nostri atti
«Guglietta faccia proposte»
Il sindaco risponde agli attacchi della minoranza
«NON ho ben capito cosa vuole il consigliere Pasquale Guglietta». A porsi l’interrogativo è il sindaco di Lenola Gian Battista De Filippis riguardo agli strali, che l’amministratore in forza al Pdl lancia direttamente al primo cittadino riguardo una conduzione del Comune inconcludente e in sintesi molto negativa. «Il consigliere Guglietta dovrebbe smettere di criticare e basta la conduzione del Comune e fare invece proposte. Nell’ultimo Consiglio comunale nel quale ho parlato ampiamente della crisi che attanaglia non solo Lenola ma tutta l’Italia, Guglietta non è nemmeno intervenuto nella discussione per avanzare proposte o anche critiche. Queste ultime le preferisce fare sempre in altra sede». Guglietta aveva anche criticato la gestione dei rifacimenti strutturali della scuola, fermi ormai da mesi per via della mancanza dei soldi. «Anche qui Guglietta sembra poco informato - ribatte De Filippis - la scuola elementare non procede con i lavori perché la ditta appaltatrice non ha più ricevuto i soldi promessi della Regione che ha finanziato tutti i lavori. Ma anche questo abbiamo cercato di risolvere, stipulando un accordo con la ditta costruttrice: avanzeremo 150 mila euro dalle casse comunali che rientreranno quando la Regione ci spedirà parte dei fondi. Di più purtroppo non possiamo anticipare, ma almeno i lavori riprenderanno». Per De Filippis far polemiche sterili su come guidare un ente senza i soldi, invece di essere uniti nel superare la crisi, è un suicidio politico. S.R.
LATINA OGGI 11/10/2011, pag.30
IL GIOVANE ARRESTATO CON ALTRI TRE PER L’INTIMIDAZIONE AD UN AGENTE
Spari al poliziotto, fissato il Riesame
Giovedì sarà discussa l’istanza di Carroccia
SPARI contro l’automobile di un poliziotto: al via le udienze al tribunale del Riesame. Comincerà Nico Carroccia, 29enne di Lenola difeso dall’avvocato Guglielmo Raso, indagato come mandante per l’attentato intimidatorio nei confronti dell’ispettore Pasquale Natissi in servizio presso il commissariato di Fondi. A poche ore dall’arresto di Carroccia, lo scorso 29 settembre, il legale del giovane aveva presentato un ricorso al Riesame per chiedere la scarcerazione dell’indagato. Assieme alla difesa di Carroccia, si è mossa nella stessa direzione anche quella del 30enne Tonino Pallozzi, del 39enne Massimo Bartolomei e del 44enne Giuseppe Carnevale, tutti e tre di Fondi. Il collegio difensivo rappresentato oltre che dal legale Guglielmo Raso, dagli avvocati legali Pasquale Cardillo Cupo, Angelo e Oreste Palmieri, Maurizio Forte, avrebbero evidenziato una carenza dell’attività indiziaria e pochi riscontri a carico degli indagati nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice del
tribunale di Latina Laura Matilde Campoli a carico dei quattro indagati. Giovedì, dunque, ci sarà la prima udienza con Carroccia, e poi a seguire gli altri. Secondo le indagini della polizia, Carroccia e Pallozzi sarebbero i mandanti del gravissimo attentato intimidatorio contro la macchina dell’ispettore Natissi, mentre Bartolomei e Carnevale sarebbero gli esecutori materiali del raid a
colpi di pistola. Secondo le risultanze dell’inchiesta affidate al sostituto procuratore Daria Monsurrò e condotte dalla squadra mobile di Latina e dagli agenti del Commissariato di Fondi, i quattro indagati avevano formato una vera e propria gang criminale e, forse, con l’attentato all’ispettore volevano lanciare una sfida alle istituzioni. Francesco Avena
LENOLA
«La giunta De Filippis naviga a vista»
«LA giunta si nasconde dietro la questione dei tagli operati dal Governo ma non riflette sugli investimenti sbagliati fatti in questi ultimi tre anni?». Il consigliere comunale di minoranza, Pasqualino Guglietta, torna ad attaccare l’amministrazione comunale di Lenola, guidata dal sindaco Gianbattista De Filippis. «Non riescono più a pagare le bollette altro che interventi di riqualificazione delle scuole; come quello in corso alla scuola media da circa tre anni e bloccati da circa due anni? Il sindaco continua a fare comunicati stampa per protestare contro i tagli agli enti locali, sulle difficoltà a reperire risorse, a chiedere di chiudere la Comunità Montana cosi come ha permesso la chiusura dell’Ufficio di Acqualatina a San Martino accollandosi un altro servizio e le relative spese. Io gli suggerisco di prendere coscienza che l’amministrazione non c’è più e che lui dopo tanti anni che ha fatto il sindaco non può permettersi il lusso di tradire in questo modo i cittadini di questo paese anche per un senso di rispetto verso gli stessi». Del resto, fa notare il consigliere Guglietta, che l’amministrazione De Filippis sia in difficoltà è provato dal fatto che lo stesso sindaco ha richiamato alla compattezza anche l’opposizione. «Per convincerci a votare un equilibrio di bilancio che non dimostra niente di positivo e che è lacunoso in tutti settori -si chiede Guglietta - Eppure in tempi non sospetti quante volte ho sollevato in consiglio comunale il problema della giusta oculatezza nella spesa?».
Lenola, la squadra di Vallebernardo milita nel campionato Amatori
Il «Real Valle» torna dopo 25 anni
DOPO venticinque anni di assenza, grazie all’impegno di tutti ed in particolar modo del sempre presente Alessandro Pannozzo che da sempre ha dato il suo forte e importante contributo allo sport nella sua piccola contrada di Vallebernardo, ritorna in campo l'Asd Real Valle, società che milita nel campionato Amatori. Il Real Valle ha già disputato due partite: il debutto con il «Piedimonte San Germano» e contro «Colle San Magno». «Facciamo un caloroso augurio a questi splendidi ragazzi - scrive il segretario della squadra calcistica, Giuseppe Mandarello - che ancora mantengono in vita con passione e sacrificio lo sport in una piccola frazione come quella di Vallebernardo a Lenola».
LATINA OGGI 08/10/2011, pag.31
SINDACI IN REGIONE
Lsu a rischio liquidazione, l’incontro
L’INCONTRO tra i quattro sindaci del comprensorio e il presidente della Regione Lazio Renata Polverini dovrebbe avvenire a breve, già forse la settimana prossima. I primi cittadini di Monte San Biagio, Lenola, Campodimele e Sperlonga incontreranno la governatrice per esporle tutte le preoccupazioni riguardo la politica messa in atto per gli Lsu. O si stabilizzano nei quadri del personale, cosa impossibile per i Comuni per questioni di bilancio, oppure vengono liquidati a fine dicembre con 35 mila euro. Praticamente quest’ultima sembra ad oggi l’unica via percorribile, ma gli Lsu non ci stanno. Quelli di Monte San Biagio e Lenola, rappresentati dal sindacalista uiltucs Gianfranco Cartisano, non ci pensano proprio ad accettare i soldi. Vogliono restare a lavorare e non tornare disoccupati. «Ci sono intere famiglie che dipendono solo dall’assegno di questi lavoratori – sbotta Cartisano – e non si può rimetterli nel mondo del lavoro a 45 anni di età. A Monte San Biagio per esempio nessuno volontariamente sceglierà di prendersi i 35 mila euro, o i 51 mila per avviare un’attività. Tutti vogliono solo lavorare ». Salvatore Rizzi
LATINA OGGI 07/10/2011, pag.30
LENOLA
La Corale si esibisce a Cremona
ANCORA un altro impegno importante e prestigioso per la Corale di Lenola diretta dai maestri Gianni Mastromanno e Maria Civita Marrocco. Domani e domenica, in collaborazione con l’istituto «Beata Vergine » e l’assessorato alla cultura, nella storica sede del Palazzo Cittanova sarà presentato lo spettacolo «Dalla res publica litterarum alla res publica virorum». L’appuntamento segue le altre numerose occasioni che hanno visto la Corale esibirsi con questo spettacolo: dalla prima del 17 marzo eseguita nella suggestiva cornice di Palazzo Caetani a Fondi, alle repliche nelle scuole della provincia di Latina, all’esibizione del 2 giugno presso l’Ambasciata italiana a Bucarest, al concerto di Fondi (chiesa di Santa Maria) a conclusione della settimana per i 150 anni dell’Unità d’Italia promossa dalle sezioni provinciali dei Lyons. Il viaggio a Cremona, organizzato grazie anche alla preziosa collaborazione della professoressa Giusy Rosato, prevede un momento particolarmente intenso ed emozionante per i coristi lenolesi: è prevista, infatti, offerta dal comune di Cremona, un’audizione straordinaria di uno stradivari cui potranno partecipare i soli coristi e accompagnatori. S.R.
LATINA OGGI 06/10/2011, pag.30
Lenola, chiesti più controlli per gli incendi boschivi
«Lotta contro i roghi»
LA piaga degli incendi boschivi in estate si è ricucita solo ora che i piromani hanno smesso di dare fuoco alle colline. Lenola, uno dei paesi più colpiti nella stagione estiva, non riesce a mettere un freno ai roghi nonostante l’impegno delle autorità. Carlo Pietrosanto, consigliere di minoranza e responsabile della protezione civile, dà il suo giudizio sulla vicenda proponendo una maggiore azione investigativa. «Sono ormai tanti, troppi anni che assistiamo sistematicamente allo scempio del nostro patrimonio boschivo. Ciò che indigna è la serialità degli incendi appiccati, quasi sempre alle stesse montagne nei medesimi modi. Non possiamo più tollerarlo. In tal senso ho sollecitato con successo l’amministrazione comunale a discutere il tema sia in sede di commissione che di Consiglio comunale per porre in essere azioni efficaci alla lotta contro gli incendi. Gli ultimi incendi hanno evidenziato, se ancora ve ne fosse bisogno, la pratica dell’innesco su più fronti a metà monte e in assenza di strade. Luoghi attraversati da mulattiere e tratturi adibiti a pascoli d’inverno e ad incendi in estate. È necessaria, pertanto, oltre alle azioni succitate, un’attività investigativa, di polizia che può essere effettuata esclusivamente dalle forze preposte per scardinare il sistema». S.R.
LATINA OGGI 03/10/2011, pag.20
Lenola, votato il riassetto di bilancio all’insegna dei tagli: le scuole non si toccano
L’amministrazione stringe la cinghia
NELL’ultimo Consiglio comunale, a Lenola, è stato votato il riassetto di bilancio tra lacrime e sangue. Per cercare di far tornare i
conti e non far mancare nei prossimi mesi ai cittadini i servizi primari, l’amministrazione guidata da Gian Battista De Filippis ha «giocato» con i numeri e attraverso vari spostamenti di capitoli di spesa, sono state tracciate priorità a danno di altro. Si è deciso infatti di puntare sulla riqualificazione dei plessi scolastici attraverso una manutenzione che non può essere messa da parte. Par fa
fronte però a questa spesa, si è deciso di incidere sulla stessa manutenzione delle strade e degli immobili comunali. In generale poi le spese per la cultura sono state praticamente abbattute per cercare di recuperare qualche spicciolo per affrontare la spesa corrente indispensabile per l’amministrazione ordinaria. Insomma un riassetto di bilancio votato al sacrificio. D’altronde il sindaco stesso l’aveva preannunciato nel discorso immediatamente precedente alla votazione facendo un invito all’apposizione a votare compatti. Nonostante il proposito disatteso dalla minoranza, De Filippis ha voluto sottolineare come le contingenze economiche nazionali pesino sul bilancio comunale: con i tagli agli enti locali e le pochissime entrate autonome non c’è che cercare di restare a galla in attesa che passi la tempesta. Manovre queste, che riguardano tutti i piccoli comuni d’Italia, soprattutto quelli montani, costretti a afre economia più di quanto non abbiano già fatto negli ultimi anni. S.R.
LATINA OGGI 02/10/2011, pag.33
Fondi, per l’intimidazione all’ispettore di polizia la difesa sostiene la carenza di indizi
La gang verso il riesame
Gli avvocati di Carnevale e Bartolomei chiederanno la scarcerazione
GLI avvocati sono pronti a chiedere la scarcerazione tramite un ricorso al tribunale del Riesame di Roma. Nico Carroccia, 29enne di Lenola, il 30enne Tonino Pallozzi, il 39enne Massimo Bartolomei e il 44enne Giuseppe Carnevale, tutti e tre di Fondi, potrebbero tornare in libertà. Almeno questo è l’obiettivo degli avvocati che assistono gli indagati. I legali Pasquale Cardillo Cupo, Guglielmo Raso, Angelo e Oreste Palmieri, Maurizio Forte, già domani potrebbero depositare il ricorso al tribunale della libertà. Carenza dell’attività indiziaria e pochi riscontri a carico degli indagati: questi secondo la difesa i punti deboli dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice del tribunale di Latina Laura Matilde Campoli. Ordinanza con cui i quattro indagati sono finiti in carcere perché accusati di essere i mandanti e gli autori materiali del gravissimo attentato intimidatorio avvenuto lo scorso aprile a Lenola, ai danni di un poliziotto in servizio presso il commissariato di Fondi. La notte del 21 aprile, infatti, l’automobile dell’ispettore di polizia Pasquale Natissi fu crivellata: un chiaro gesto intimidatorio che nel giro di poche ore fece scattare le indagini. Gli accertamenti della Procura della Repubblica di Latina - l’inchiesta è affidata al pm Daria Monsurrò - condotti dagli agenti del commissariato di Fondi e dai colleghi della squadra mobile di Latina, portarono da subito a stringere il cerchio attorno a una banda locale. Secondo gli inquirenti, la gang formata da Carroccia, Pallozzi, Carnevale e Bartolomei era attiva da qualche tempo nel settore delle rapine ai commercianti e in quello dello spaccio di droga. Tentava di fare il salto di qualità, secondo l’accusa, e le indagini dell’ispettore Natissi potevano costituire un ostacolo. Da qui l’attentato intimidatorio a colpi di pistola e i quattro arresti dell’altro giorno. L’altro ieri i componenti della banda sono comparsi davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia. Hanno scelto di non rispondere, mentre i loro legali si preparano a chiedere la loro scarcerazione al tribunale della libertà di Roma. Francesco Avena
LATINA OGGI 01/10/2011, pag.31
I difensori degli indagati si preparano a presentare il ricorso al Tribunale del Riesame
La gang in silenzio dal gip
Ieri l’interrogatorio per esecutori e mandanti degli spari all’ispettore
I quattro arrestati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere
LA gang ha fatto scena muta. I quattro arrestati nell’ambito delle indagini sull’intimidazione a colpi d’arma da fuoco nei confronti di Pasquale Natissi, ispettore di polizia in servizio a Fondi, nel corso dell’interrogatorio di garanzia tenutosi ieri mattina si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Silenzio totale, una volta comparsi al cospetto del gip di Latina Matilde Campoli. Detenzione e porto abusivo in luogo pubblico di pistola, danneggiamento, minacce aggravate a pubblico ufficiale ed esplosioni pericolose: queste, le accuse che pendono sulle teste degli indagati, attualmente rinchiusi all’interno della casa circondariale di Latina. A difenderli, il pool di legali composto dagli avvocati Pasquale Cardillo Cupo, Guglielmo Raso, Maurizio Forte, Angelo e Oreste Palmieri. Il 29enne lenolese Nico Carroccia, il 30enne Tonino Pallozzi, il 39enne Massimo Bartolomei ed il 44enne Giuseppe Carnevale, questi ultimi fondani, sono accusati a vario titolo di essere dietro l’attentato avvenuto a Lenola lo scorso 20
aprile, quando l’auto in uso all’agente della squadra di polizia giudiziaria venne presa a pistolettate: un modo per bloccare le indagini che lo stesso stava portando avanti proprio sul conto di Carroccia e Pallozzi, fortemente sospettati – con tanto di successivo arresto – di essere tra gli autori di una serie di rapine avvenute nel corso dei mesi scorsi a Fondi; ma anche per «accreditarsi nei confronti della criminalità organizzata », come spiegato dal vice-questore Massimo Mazio dopo il decisivo blitz dell’altra mattina. Tra i quattro, infatti, vi è anche chi è ritenuto vicino a malviventi residenti fuori provincia a loro volta collegati alla Banda della Magliana e ad organizzazioni di trafficanti di droga. A sottolinearlo, proprio gli inquirenti. In seguito alle lunghe indagini della polizia, portate avanti dietro precise direttive del pm Daria Monsurrò anche mediante intercettazioni, analisi del traffico telefonico e pedinamenti, il quadro è apparso chiaro: Carroccia e Pallozzi sono ritenuti i mandanti dell’azione intimidatoria; Bartolomei e Carnevale gli esecutori, l’uno in qualità di «mano armata», l’altro nelle vesti di autista. Tra gli elementi decisivi nelle mani delle forze dell’ordine, i risultati dello Stub, esame a cui, a poche ore dal fatto, dopo una raffica di perquisizioni mirate, era stata sottoposta una ristretta rosa di sospettati: tra questi, proprio Bartolomei, sulle mani del quale è stata rilevata la presenza di un’elevata quantità di residui caratteristici dello sparo. In attesa degli ulteriori sviluppi di questa specifica vicenda, comunque, le indagini attorno alla sequela di rapine registratasi nei mesi passati non sono ancora terminate. Ed anzi in futuro potrebbero riservare ancora qualche sorpresa: i componenti del commando autore dell’ultima, violenta rapina di cui sono formalmente accusati Carroccia e Pallozzi, avvenuta in via Marco Polo ai danni di un commerciante, erano almeno in tre.
IL PROLOGO
A fare da prologo alla vicenda, le rapine in serie commesse nei mesi scorsi ai danni di commercianti fondani. Per una in particolare, avvenuta a marzo in via Marco Polo, la polizia aveva sottoposto a fermo indiziario Carroccia, ritenuto tra i responsabili: tre, i banditi, uno armato di pistola, uno di mitraglietta e l’altro in attesa all’interno di un’auto successivamente rinvenuta, risultata di proprietà di Pallozzi. Carroccia venne scarcerato dopo pochi giorni, dato che una giovane di Lenola alla quale era legato sentimentalmente, Linda Moschitti, aveva fornito un alibi, dichiarando che all’ora della rapina Carroccia era in sua compagnia. Affermazioni poi risultate false.
COME SI È ARRIVATI ALLA SVOLTA
Stub e intercettazioni, le tappe dell’inchiesta
Già ad un’ora gli spari, il personale del Commissariato di Fondi e della Mobile di Latina eseguì una raffica di perquisizioni. Da lì, l’esame «Stub» - il vecchio guanto di paraffina – su alcuni di loro, finalizzato ad accertare la presenza di residui di sparo: nel caso di Bartolomei dava esito positivo. Le successive indagini condotte su precise direttive del pm Monsurr ò, supportat e da intercettazioni, analisi del traffico telefonico storico e pedinamenti, permettevano quindi di individuare nei quattro pregiudicati arrestati i responsabili dell’attentato. M.M.
LATINA OGGI 30/09/2011, pag.31
IN CARCERE TRE FONDANI E UN GIOVANE LENOLESE: I LEGAMI CON LA CRIMINALITÀ
SGOMINATA LA BANDA
Arrestati esecutori e mandanti dell’attentato all’ispettore Natissi
LA POLIZIA, dopo mesi di indagini, ha chiuso il cerchio sull’intimidazione a colpi di pistola ai danni dell’ispettore Pasquale Natissi, in servizio presso il Commissariato di Fondi. Le investigazioni degli agenti del vice-questore Massimo Mazio sono culminate ieri mattina in un blitz, avvenuto alle prime luci dell’alba. Quattro persone finite in manette in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip di Latina Matilde Campoli, su richiesta del sostituto procuratore Daria Monsurrò. Si tratta del 29enne di Lenola, Nico Carroccia, e dei fondani Tonino Pallozzi, Massimo Bartolomei e Giuseppe Carnevale, detto «Pinuccio Picano» , rispettivamente di 30, 39 e 44 anni. Sono indagati, in concorso tra loro, per detenzione e porto abusivo in luogo pubblico di pistola, danneggiamento, minacce aggravate a pubblico ufficiale ed esplosioni pericolose. I primi due sono ritenuti i mandanti dell’atto intimidatorio, gli altri meri esecutori materiali. Tutti sono a vario titolo già noti alle forze dell’ordine per gravi reati che vanno dalla rapina a mano armata al porto abusivo di armi in pubblico, passando per spaccio di stupefacenti, evasione, e tentato omicidio. L’operazione è partita dall’inquietante atto intimidatorio avvenuto la sera dello scorso 20 aprile ai danni dell’ispettore Pasquale Natissi, in servizio a Fondi ma residente a Lenola, in quei giorni impegnato in delicate indagini relative alla sequela di rapine avvenute nella Piana: colpi che si sospettava potessero essere stati eseguiti da un gruppo di cui facevano parte proprio Carroccia e Pallozzi. Col favore delle tenebre, vennero esplosi diversi colpi di pistola contro l’autovettura dell’agente, in forza alle squadre di polizia giudiziaria: la macchina si trovava parcheggiata in una piazzetta adiacente la casa dell’ispettore e venne bersagliata dai proiettili, con i malviventi che si allontanarono prima che qualcuno potesse rendersi conto dell’accaduto. Sin dall’inizio gli agenti agli ordini del dirigente Mazio hanno ritenuto che l’atto intimidatorio fosse opera di soggetti appartenenti alla criminalità comune, anche se di elevata caratura. Gente abituata all’uso delle armi e pronta a tutto, insomma. Ma perché un’azione di tale portata contro l’agente Natissi? Due le spiegazioni, tra loro correlate e che, in determinati ambiti, devono essere «elementari»: «Con tale gesto tentavano, avvalendosi della capacità di intimidazione tipica delle associazioni di stampo mafioso, di impedire le indagini a loro carico, ‘colpendo’ l’ufficiale di polizia che in prima persona conduceva le attività investigative» hanno spiegato gli inquirenti a poche ore dalla retata. Ma non solo: «Si ritiene che con tale gesto gli autori abbiano tentato di accreditarsi nei confronti di appartenenti alla criminalità organizzata, visto in particolare che alcuni degli arrestati sono risultati vicini a soggetti residenti in altre province a loro volta legati alla Banda della Magliana e ad organizzazioni dedite al traffico di sostanze stupefacenti».
Previsto per oggi l’interrogatorio di garanzia
Gli indagati dal gip
GLI arrestati compariranno questa mattina davanti al gip Matilde Campoli per l’interrogatorio di garanzia. Massimo Bartolomei, Nico Carroccia, Tonino Pallozzi e Giuseppe Carnevale, arrestati ieri dagli agenti del Commissariato di Fondi, coadiuvati da personale della Squadra
Mobile della Questura di Latina, potranno decidere o meno di rispondere alle domande che il gip Laura Matilde Campoli porrà loro. Bisogna adesso attendere anche la strategia difensiva messa in piedi dal collegio degli avvocati che assistono i quattro indagati: i legali Pasquale Cardillo Cupo, Guglielmo Raso, Angelo e Oreste Palmieri e Maurizio Forte. Non si esclude che gli indagati possano avvalersi della facoltà di non rispondere o al contrario che possano assumere un atteggiamento per così dire più collaborativo, ad esempio fornendo dichiarazioni spontanee. Bartolomei, Carroccia, Pallozzi e Carnevale dovranno rispondere di diversi reati di cui sono a vario titolo accusati in concorso tra loro: detenzione e porto abusivo in luogo pubblico di pistola, danneggiamento, minacce aggravate a pubblico ufficiale ed esplosioni pericolose.
LATINA OGGI 30/09/2011, pag.30
operazione lampo
Incastrati dallo stub e dall’alibi «costruito»
La conclusione delle indagini
A FARE da prologo alla vicenda, le rapine in serie commesse nei mesi scorsi ai danni di commercianti fondani. Per una in particolare, avvenuta lo scorso 26 marzo in via Marco Polo, la polizia giudiziaria aveva sottoposto a fermo indiziario Carroccia, ritenuto tra i responsabili: tre, i banditi, uno
armato di pistola, uno di mitraglietta e l’altro in attesa all’interno di un’auto successivamente rinvenuta, risultata di proprietà di Pallozzi. Il 29enne venne però scarcerato dopo pochi giorni, dato che una giovane di Lenola alla quale era legato sentimentalmente, Linda Moschitti, aveva fornito un alibi, dichiarando che all’ora della rapina Carroccia era in sua compagnia. Affermazioni poi risultate false. E veniamo all’intimidazione a colpi d’arma da fuoco. Già ad un’ora dall’episodio, il personale del Commissariato di Fondi e della Mobile di Latina eseguì una raffica di perquisizioni mirate alla ricerca di armi a carico di vari pregiudicati del comprensorio, tra cui sorvegliati speciali collegati con i presunti autori delle rapine. Da lì, l’esame «Stub» - il vecchio guanto di paraffina – su alcuni di loro, finalizzato ad accertare la presenza di residui di sparo: nel caso di Bartolomei dava esito positivo. «Sulle sue mani è stata rilevata la presenza di numerose particelle caratteristiche dello sparo di cartuccia a innesco mercurico », ha spiegato la polizia. Le successive indagini condotte su precise direttive del pm Monsurrò, supportate da intercettazioni, analisi del traffico telefonico storico e pedinamenti, permettevano quindi di individuare nei quattro pregiudicati arrestati i responsabili dell’attentato. Il Gip ha ritenuto sussistere gravi indizi nei confronti di Carnevale e Bartolomei: il primo è ritenuto l’autista, l’altro l’esecutore. A richiedere «il servizio», dicono gli accertamenti, proprio Carroccia e Pallozzi. I quali già il 31 maggio venivano tratti in arresto su richiesta della stessa dottoressa Monsurrò per la rapina di via Marco Polo. Contestualmente, scattò anche una misura cautelare nei confronti della Moschitti, accusata di favoreggiamento per aver fornito un falso alibi al suo compagno di allora.
LATINA OGGI 30/09/2011, pag.29
Lenola, il proprietario è un 31enne del posto: a poco sono valsi i tentativi di spegnimento
Fiamme al chiosco dei fiori
Distrutta una bancarella al cimitero: l’ombra del racket del caro estinto
FIAMME dolose nei cimiteri della Piana, ancora una volta si ripropone la deriva «floreale» del racket del caro estinto: distrutto l’ennesimo chiosco. Ad essere presa di mira, questa volta, la piccola struttura posta a servizio del cimitero comunale di Lenola, in località San Martino. A gestirla, un commerciante del posto, S.C., di 31 anni ed incensurato. Il rogo è divampato nella notte tra mercoledì e giovedì, d’improvviso e senza lasciare scampo al fabbricato: costruito in legno, è stato avvolto e quindi per gran parte divorato dalle lingue di fuoco in pochi minuti, con i danni che ancora non sono stati quantificati. A poco è servito il tempestivo intervento dei vigili del fuoco di stanza a Terracina, supportati dai carabinieri della Stazione di Fondi. Sono proprio i militari coordinati dal luogotenente Emilio Mauriello, in collaborazione con i colleghi di Lenola, a portare avanti le indagini sull’accaduto. Indagini indirizzate velocemente verso l’atto intimidatorio: stando ai rilievi effettuati sul posto dagli specialisti, infatti, risulterebbe che il rogo non è stato accidentale, ed anzi sarebbe stato appiccato tramite del liquido infiammabile. Un particolare, il dolo, che com’è ovvio spinge a ricollegare l’incendio dell’altra notte ad altri avvenuti nella Piana da un paio d’anni a questa parte, a non molta
distanza l’uno dall’altro. L’ultimo quest’estate – era l’inizio di agosto – a Monte San Biagio, quando, in un episodio-fotocopia, venne distrutto il chioschetto di proprietà di una donna del posto, a pochi metri dal camposanto. Prima ancora, lo stesso avvenne anche nella vicina Fondi, dove, in momenti diversi, andarono a fuoco tutte e due le strutture utilizzate per la vendita di fiori ai visitatori del cimitero locale. Una sequela di casualità? Con tutta probabilità no, anche perché nella quasi totalità dei casi in questione la matrice dolosa delle fiamme è parsa lampante. Atti intimidatori in serie, dunque. E sempre nel medesimo ambito. Forte è quindi il sospetto che la scia di attentati contro i chioschi dei fiori sia legata da una sorta di filo rosso: dietro, il racket dei cimiteri, volto ad imporre agli esercenti del settore prezzi e fornitori. Un’ipotesi per il momento abbastanza concreta, considerate le circostanze. Mirko Macaro
LATINA OGGI 29/09/2011, pag.30
LENOLA Caso depuratori, testimoni multati
TESTIMONI multati dal giudice perché non presenti all’udienza. È successo ieri a al tribunale di Terracina: tre testimoni importanti del processo sui depuratori di Lenola sono risultati assenti. Si tratta dell’ex sindaco del paese montano Germi Guglietta, dell ’architetto Rodolfo Marchetti, e dell’avvocato Carroccia. Per i primi due, su richiesta della controparte rappresentata dal legale Giulio Mastrobattista, è stata elevata una sanzione di 300 euro ciascuno. Secondo l’avvocato Mastrobattista è curioso - infatti - che in processo su una questione delicata siano risultati assenti nella testimonianza proprio coloro che avevano voluto far esercitare l’azione giudiziaria. Il processo infatti è stato istruito a seguito dell’accusa di
falso ideologico a carico del sindaco di Lenola attuale Gian Battista De Filippis che con delibera aveva fatto costituire il Comune parte civile nel caso depuratori risalente al 2004. Alle tre pagine della deliberazione di costituzione di parte civile, se ne sarebbe aggiunta una quarta per la quale ancora si deve appurare la responsabilità e per il quale il processo è stato istruito.S.R.
LATINA OGGI 27/09/2011, pag.30
Lenola, la seduta convocata per giovedì
Consiglio comunale, si discute di alienazioni
SI SVOLGERA’ giovedì alle 19.30 il Consiglio comunale di Lenola. Apriranno la seduta le comunicazioni del sindaco Giambattista De Filippis, che
illustrerà i principali aspetti della crisi economica nazionale che si ripercuote in ambito locale. Seguirà la ratifica di un accordo extragiudiziale circa una vertenza tra Comune e una privata cittadina per l’allargamento di una strada e di un muretto di cinta, nella quale l’ente si impegna a versare una quota di qualche migliaio di euro. Avrà luogo poi la discussione sull’adempimento cui sono tenuti tutti gli enti locali pubblici ad effettuare entro venerdì una disamina dei conti per verificare l’equilibrio dei bilanci. Successivamente si tratteranno l’alienazione di un tratto stradale dismesso a un privato, Salvatore De Filippis, residente accanto al relitto stradale, e il progetto per l’ultimazione di un albergo-ristorante sorto in un’area ex verde pubblico, su cui non si sono avuti pareri contrari. Infine, verrà ratificato il recesso dell’adesione al Campus Internazionale di musica per mancanza di fondi, con grande rammarico dell’amministrazione comunale.
LATINA OGGI 23/09/2011, pag.32
Dopo l’esperienza in tv, Noemi Guglietta torna alla vita di tutti i giorni
La miss di Lenola rientra a scuola
È TORNATA alla vita di ogni giorno Noemi Guglietta, la 18enne di Lenola che ha partecipato alle due serate finali di Miss Italia in qualità di valletta. La giovane era arrivata alle preselezioni di Montecatini, classificandosi come seconda riserva: qualora qualcuna delle partecipanti fosse stata squalificata Noemi sarebbe subentrata. Questo non è successo, ma «la bellissima Noemi» – come l’ha chiamata il conduttore Fabrizio Frizzi nel corso della trasmissione – è riuscita comunque a farsi notare dal grande pubblico con due balletti corali insieme alle altre escluse. Oltre che come valletta, portando le buste a Frizzi per le vincitrici delle fasce assegnate nella serata finale di domenica. Un’emozione grande per Noemi che si dice «felicissima per l’esperienza avuta e per la visibilità che ha ottenuto». Lei, catapultata dal Ragioneria di Fondi alla ribalta nazionale. Ma Noemi non vuole montarsi la testa: «Ora torno a scuola e alla vita di sempre». S.R.
LATINA OGGI 15/09/2011, pag.28
POLITICA
Piano casa, il dibattito a Lenola con Galetto
Il circolo Nuova Italia -Pdl di Lenola ha organizzato presso la biblioteca comunale per sabato alle ore 18.30 un incontro con tecnici, piccole e medie imprese e cittadini sul piano casa approvato dal Consiglio Regionale circa un mese fa, per portare a conoscenza di tutti le possibilità che detto piano offre per migliorare il patrimonio edilizio esistente con l'intervento di riqualificazione di ampliamenti nei limiti previsti dalla legge e nelle zone in cui è consentito. "Esso può rappresentare - dichiara il consigliere comunale Pasqualino Guglietta - un importante volano per il settore dell'edilizia e tutto l'indotto, in quanto sta attraverso un momento di grave crisi". Oltre al consigliere Guglietta all'incontro interverranno il coordinatore del
circolo, Leone Grossi e il consigliere regionale Stefano Galetto.
LATINA OGGI 12/09/2011, pag.22
LENOLA, OGGI IL CONSIGLIO PRIMA DELL'ASSESTAMENTO DI BILANCIO
Beni immobili, dibattito in aula
TEMPO di Consiglio Comunale oggi pomeriggio a Lenola. La seduta è stata convocata per discutere soprattutto di alcuni punti di ordinaria amministrazione in scadenza. Infatti devono essere approvati dal Consiglio alcune ratifiche emanate dalla giunta De Filippis e che stanno per superare i 60 giorni necessari per la discussione.
In calce all'approvazione degli atti della giunta sono state aggiunte diverse interrogazioni da parte dei consiglieri di minoranza. Una riguarda i regolamenti per le concessioni di beni mobili e immobili, un' altra invece si concentrerà sul servizio idrico. Un Consiglio dal carattere interlocutorio dunque che si svolgerà più per necessità contingenti (la scadenza dei 60 giorni per l'approvazione degli atti di giunta) che altro. La seduta più importante avverrà per la fine del mese quando i consiglieri dovranno discutere e votare gli adeguamenti di bilancio: un atto importante e di valore simile a quello dei bilanci
consuntivi e preventivi. Sarà l'occasione per i consiglieri per confrontarsi ancora una volta sulle difficoltà di recepire le prossime disposizioni statali che apporteranno ancora maggiori tagli agli enti locali comunali. S.R.